GRAMÀTIK:
10.1 L’aggettivo
(Vd. Grammatica, p. 124-142).
In cimbro l’aggettivo può svolgere funzione predicativa, avverbiale e attributiva.
La funzione predicativa è quella collegata ai verbi cosiddetti copulari, cioè soin ‘essere’ e khemmen ‘diventare’. In questo caso l’aggettivo segue il verbo e rimane invariato, cioè nella sua forma di base: I pin luste; dar månn iz luste; iar sait luste; di khindar soin luste; I khimm raich; di Tetschnar soin khent raich; di tånte bart khemmen raich.
La funzione avverbiale è quella in cui l’aggettivo viene usato come se fosse un avverbio. Anche in questo caso segue il verbo e rimane invariato: dar sink schümma; dar Håns izzt guat; dise djar hattma gelebet arm.
La funzione attributiva specifica una proprietà o una caratteristica del sostantivo a cui si riferisce. In cimbro l’aggettivo precede immediatamente il sostantivo e deve concordare con esso in genere, numero e caso. La concordanza si esprime attraverso delle desinenze che variano a seconda che il sostantivo sia preceduto dall’articolo definito (la cosiddetta declinazione debole) o da quello indefinito (la cosiddetta declinazione forte): Da alt khirch vo Lusérn iz gest in Platz; di gekhennatn dökhtür stian in di statt; bar boroatn di tschoi vor in djung faff; i sige an groazan albar; i gibe a bòkkl dar schümman diarn; in vorgånnate såntzta hattma gedenkht di gevallatn.
La declinazione debole dell’aggettivo
Si caratterizza per la desinenza –n al plurale, che rimane invariabile in tutti i casi (nominativo, dativo, accusativo): di altn khirchan; in schümman diarnen; vor di bravatn puam. È sempre possibile avere delle vocali di appoggio (a oppure e) tra la consonante del tema e la desinanza per facilitare la pronuncia (di groazan månnen, vor di djungen puam).
Al nominativo singolare di tutti e tre i generi (maschile, femminile e neutro), invece, abbiamo l’assenza della desinenza (cioè si prende la forma base): dar alt månn, da alt diarn, daz alt mentsch. Altre volte si trova la desinenza –e. Questo si verifica con gli aggettivi che terminano in –at (narrat: dar narrate månn, da narrate diarn, daz narrate baibe) o –ant (bachant: dar bachante månn, da bachante diarn, daz bachante baibe) e con quelli che terminano in –ekh (ebekh) che diventa –ge (dar ebege erbl, da ebege sait, daz ebege gåbont).
Schau bolau! Senza desinenza sono anche quegli aggettivi che alla forma base terminano in vocale (–a oppure –e), che quindi non vanno confuse come desinenza: dar khlumma pua, da schümma diar, daz hültzra vestar; dar trüabe tage, da plabe tür, daz khluage mel. Alcuni di questi, tuttavia, aggiungono la desinenza –ge: dar zornege pua, dar bahemmege auto.
Al caso dativo e accusativo gli aggettivi si comportano nello stesso modo del nominativo (vd. sopra), cioè o rimane la forma base oppure, nelle tipologie indicate, troviamo la desinenza –e. Unica eccezione è data dal dativo femminile e dal plurale, dove gli aggettivi prendono la desinenza –n (vd. caselle colorate).
Nom. |
dar alt månn |
da alt diarn |
daz alt mentsch |
di altn månnen |
Dat. |
in alt månn |
dar altn diarn |
in alt mentsch |
in altn diarnen |
Acc. |
in alt månn |
da alt diarn |
daz alt mentsch |
di altn månnen |
Nom. |
dar narrate pua |
da narrate diarn |
daz narrate mentsch |
-n |
Dat. |
in narrate pua |
dar narratn diarn |
in narrate mentsch |
-n |
Acc. |
in narrate pua |
da narrate diarn |
daz narrate mentsch |
-n |
La declinazione forte dell’aggettivo
Questa declinazione si utilizza quando l’aggettivo segue l’articolo indeterminativo (a) o quello possessivo (moi, doi, soi, …) oppure quando non c’è alcun tipo di determinante. La declinazione forte è caratterizzata dall’aggiunta di una desinenza specifica per ogni caso, secondo il seguente schema. È sempre possibile avere delle vocali di appoggio tra la consonante del tema e la desinanza per facilitare la pronuncia (inan groazan månn).
Nom. |
an altar månn |
an alta diarn |
an alt(e)z mentsch |
alte månnen |
Dat. |
inan altn månn |
inar altn diarn |
inan altn mentsch |
altn diarnen |
Acc. |
an altn månn |
an alta diarn an |
alt(e)z mentsch |
alte månnen |