7.2 Verbi separabili e inseparabili
(Vd. Grammatica, pag. 66-68).
In cimbro alcuni verbi presentano dei prefissi che ne modificano il significato: gian (andare), vorgian (trascorrere), vortgian (andarsene).
Tra questi alcuni formano un tutt’uno con il verbo e non possono essere separati da esso: di zait vorgeat, altri, invece, mantengono ancora le loro caratteristiche di prefisso autonomo e compaiono separati dal verbo: dar Håns geat vort.
I prefessi inseparabili non sono mai accentati. Tra essi ricordiamo soprattutto: vor (vorgèzzan), bo (boroatn), dar (darbèrmen).
I prefissi separabili portano sempre l’accento. Ce ne sono molti. Tra i più frequenti ricordiamo: abe (abenemmen), au (auroatn), durch (durchporn), inn (inngian), nå (nåstian), vür (vürtrang).
Nell’indicativo presente il prefisso separabile compare alla destra del verbo, prima degli oggetti: dar Håns ruaft å soi muatar.
Tuttavia, tra il verbo e il prefisso ci possono stare alcuni elementi ben definiti:
- la negazione e gli avverbi di negazione: dar Håns geat nèt vort; dar Håns geat nia vort; dar Håns geat nonet vort;
- il pronome riflessivo: dar Håns bèschtze abe; di diarn schaugetze å in spétscho
- i pronomi non accentati clitici, cioè immediatamente alla destra del verbo flesso (Vd. lezione 8): dar maurar machtz au (= ‘z haus);
- alcuni avverbi: dar Håns rüaft herta å soi muatar
- i pronomi indefiniti (facoltativamente): Gottarhear lazzt niamat auz/ Gottarhear lazzt auz niamat; dar Håns lest eppaz au / dar Håns lest au eppaz.
In alcuni rari casi lo stesso prefisso può avere l’uso separabile e quello inseparabile, con significati completamente diversi: übarléng: i übarlege (ci penso), i lege übar di tschoi (preparo la cena).
Schau bolau! Quando il verbo con il prefisso separabile è all’infinito introdotto da to/zo, quest’ultimo si posiziona tra il prefisso separabile e il verbo: es. I gea auzolesa patatn; I hånnen khött übarzolega di supp; di sunn heft å oinezogiana.